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Rimini | Aeradria, ognuno in cerca di una propria posizione

Mercoledì, 27 Novembre 2013

6bAeradria, ognuno in cerca di una propria posizione

 

All’indomani del fallimento di Aeradria, le reazioni sono – giustamente – tutte mirate a verificare la continuità dell’attività aeroportuale mentre, per il momento, una riflessione sulle responsabilità politiche di questa situazione sembra accantonata, anche se prima o poi qualcuno dovrà farla.
Intanto, sulla questione della continuità, si assiste a una sorta di gara o di “battaglia” dei comunicati che fa capire come la materia sia delicata e tutti stiano cercando una propria posizione (forse per pararsi rispetto a problemi futuri o invece solo per affermare i propri meriti).
Alle 14,35 viene diffuso un comunicato dell’Enac che afferma:
«l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto di aver già preso contatti con il curatore fallimentare affinché sia assicurata l’operatività dello scalo in piena sicurezza. Con la garanzia del mantenimento dei requisiti relativi alla sicurezza, infatti, l’aeroporto può continuare ad operare in attesa dell’espletamento della gara europea per l’individuazione di un nuovo gestore aeroportuale, così come previsto dall’articolo 704 del Codice della navigazione. L’Ente ha già avviato le attività propedeutiche all’emissione del bando di gara».
Alle 15,09 segue un comunicato congiunto del sindaco Andrea Gnassi e del Presidente della provincia Stefano Vitali che, parlando di un incontro avuto a Roma in mattinata coi dirigenti dell’Enac, afferma (dopo alcune premesse legislative e sulla gravità della situazione):
«Al fine di scongiurare ricadute pesantissime su posti di lavoro e economia riminese, riaffermando il valore strategico dell’Aeroporto di Rimini in relazione all’indotto economico e occupazionale di vitale portata per il territorio, abbiamo chiesto al Presidente di valutare, verificare ed avviare immediatamente tutte le procedure necessarie a non interrompere l’attività aeroportuale e commerciale;
in assenza della concessione ciò è possibile solo attraverso la verifica della sussistenza dei requisiti tecnici, finanziari, operativi e di sicurezza per la certificazione aeroportuale che l’ENAC si è impegnato ad attivare immediatamente attraverso il Presidente Riggio e la struttura centrale di ENAC stesso».
Poco più tardi esce un nuovo comunicato dell’Enac che ricorda l’avvenuto incontro con Gnassi e Vitali e ribadisce i concetti già espressi: «Il Presidente Riggio, convenendo con i presenti sui termini comunicati dagli stessi e sul quadro relativo alle conseguenze della sentenza, evidenzia la necessità di garantire la continuità, ancorchè provvisoria delle attività dell’aeroporto di Rimini. Con il mantenimento dei requisiti relativi alla sicurezza, infatti, l’aeroporto può continuare ad operare in attesa dell’espletamento della gara europea».
Ciò che è strano è che Gnassi e Vitali non ne prendano atto nel loro comunicato. O invece come ne chiedessero una ulteriore conferma. Esiste una questione sicurezza o hanno solo voluto riaffermare la decisività del proprio ruolo?


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